Le sfilate che hanno presentato le collezioni 2025 confermano ciò che ci aspettavamo: la tendenza minimalista del quiet luxury lascia spazio al massimalismo delle stampe, delle texture e delle forme, che si esprime non solo attraverso i singoli capi ma anche, e soprattutto, tramite lo styling. In pieno tripudio del nostalgiacore, già questo inverno abbiamo visto il ritorno in grande stile del layering: la stratificazione di volumi, materiali e fantasie ricorda tanto i primi anni 2000 e dà la possibilità di esprimere la propria personalità in modo libero e creativo. In questo 2025, è proprio l’espressione libera della propria personalità la protagonista in fatto di moda, che trova terreno fertile nell’esplosione del trend vintage dell’oversize, nel ritorno di pelle e pellicce e nel mix di stili diversi.
Chi non ricorda il boom di marchi come Dimensione Danza e della moda dell’abbigliamento da ballo? Complici i talent show, che allora spopolavano per la prima volta sul piccolo schermo, dal 2001 al 2008 abbiamo vissuto un periodo dove la tuta era concessa in ogni circostanza, con i dovuti e diversi styling. Massimo rappresentante di questo trend fu Juicy Couture (che, non a caso, torna nel 2022 firmata Ganni), con le sue tracksuit in velluto e colori brillanti. Iconica la scritta in brillantini sul retro, un elemento chic da non sottovalutare.
Nel 2025, elementi sportivi e tecnici e dettagli più leziosi e romantici si uniscono nello styling di elementi balletcore e athleisure. Quindi sì al mix di collant e parigine in lana, elementi in cashmere e seta, pizzi e merletti, insieme a t-shirt, gonne e pantaloni in materiali tecnici.
L’era massimalista per eccellenza è l’ispirazione della moda più espressiva e dirompente del 2025 in diversi e iconici elementi, che tornano in forma smagliante come trend vintage:
Pur tendendo verso l’abbondanza, i trend del 2025 non possono lasciare indietro la Space Age, con la sua ottica futuristica fatta di geometrie essenziali e materiali all’epoca nuovi nel mondo della moda, come il vinile, il lamè e la plastica. Impossibile non pensare a Pierre Cardin, grande rivoluzionario della moda attivo sin dagli anni 50.
Ispirato al fascino dei roaring twenties, un nuovo trend vintage si affaccia nel 2025 in modo quasi inaspettato. Sono sempre più le donne che vogliono esprimere la loro personalità indipendente attingendo alla moda del primo ventennio del secolo scorso, scegliendo capi estrosi dal sapore fortemente retrò, come gli abiti flapper, gli elementi scintillanti, le frange e le forme che hanno contraddistinto i look in stile Charleston.
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