Molti confondono la finta pelle con l’ecopelle, credendo che i due termini siano sinonimi. Responsabili i commercianti, che utilizzano la parola “ecopelle” in maniera fuorviante
Scommettiamo che tutti gli articoli di similpelle che possiedi ti sono stati venduti come “ecopelle”. Credendo di acquistare un prodotto ecologico e sostenibile, hai pensato che quella giacca in “ecopelle” sarebbe stata un ottimo compromesso tra la qualità e la convenienza. Ma dopo pochi mesi la giacca ha iniziato a sgretolarsi. Così come le scarpe, la testiera del letto, quel bel portafoglio che usi solo per le occasioni. Perché quella che ti hanno venduto come “pelle ecologica”, un’alternativa ottimale all’utilizzo di vera pelle animale, in realtà è semplicemente plastica. Ma partiamo dalle basi.
Agli inizi degli anni ’90, il mercato ha iniziato a capire che la produzione di abbigliamento e complementi per la casa in pelle animale non bastava. Per questo, ha introdotto articoli in plastica, prodotti con polimeri derivanti dal petrolio, che imita alla perfezione l’aspetto della vera pelle. Al tatto e alla vista, questi articoli erano soddisfacenti, ma lo erano soprattutto per il salvadanaio: finalmente era possibile acquistare articoli in pelle finta, belli come se fosse vera, ma a prezzi minuscoli rispetto a quelli in pelle animale! Il termine genericamente usato all’epoca per definire questo genere di materiale era “ecopelle”, che di “eco” non ha nulla, ma è, in realtà, similpelle o finta pelle.
Per questo è stata introdotta la norma UNI 11427:2011 che regolarizza la vendita dei capi in ecopelle, restituendo al termine la sua accezione reale: la parola “pelle” deve essere destinata solo a prodotti ricavati dagli animali perché il prefisso “eco” può essere fuorviante per il consumatore. Ma l’abitudine di usare il termine “ecopelle” è rimasta soprattutto tra i commercianti, che la utilizzano a sproposito perché suona meglio di “finta pelle” o “similpelle”. Infatti il prefisso “eco” ci fa immaginare di poter avere un prodotto ecologico, lavorato in maniera sostenibile, quindi positivo sia per noi che per l’ambiente. Il risultato è che molte persone oggi pensano di comprare pelle ecologicamente sostenibile, ma si ritrovano tra le mani articoli destinati a inquinare e autodistruggersi nel giro di poco tempo.
Il problema è la differenza sostanziale tra “similpelle” ed “ecopelle”!
- Cos’è l’ecopelle? La vera ecopelle è pelle vera, quindi di origine squisitamente animale, lavorata con trattamenti ecologici. Suoi sinonimi sono pelle ecologica, ecocuoio, cuoio ecologico, pelle a ridotto impatto ambientale ed ecoleather.
- Cos’è la similpelle? La similpelle è un materiale di origine non animale, realizzata con polimeri di petrolio. Sostanzialmente plastica, la cui produzione è impattante come quella del fast fashion, come spieghiamo qui.
Quando scegliete ecopelle, magari pensando di aiutare l’ambiente, sappiate che, nel più frequente dei casi, state indossando un articolo in similpelle, fatto di petrolio. E ormai tutti sappiamo che la produzione di capi in plastica ha un grave impatto ambientale, che può essere definito in ogni modo fuorché “eco”.
Le caratteristiche della similpelle sono:
- Basso costo: spendete poco per avere un articolo che ricorda l’eleganza e il lusso della vera pelle.
- Bassa qualità: non riscalda, ma fa sudare. Non si adatta al piede, se è una scarpa, e quando troppo morbida significa che avrà una vita breve.
- Poca durata: gli articoli in similpelle, sia quelli per l’abbigliamento sia quelli per la casa, durano poco. Dopo pochi mesi inizieranno a perdere pezzi e sbriciolarsi… tutto il contrario di lusso ed eleganza. Quando perfettamente riposto per il cambio stagione, anche dopo mesi di inutilizzo il capo in similpelle sarà inutilizzabile perché si autodistruggerà.
Come difendersi dallo scam della finta ecopelle?
Sia online che in negozio, non basta che il commerciante descriva con “ecopelle” un capo in vendita. Lo farà, ma non basta. Quindi bisogna farsi furbi.
Come riconoscere l’ecopelle e la similpelle e decidere coscienziosamente cosa acquistare? L’unica soluzione è leggere la composizione del capo. Lì troverai descritti i materiali utilizzati per la produzione dell’articolo e in quali percentuali, sia per l’esterno che per l’interno se, ad esempio, si parla di capispalla o borse.
Se l’articolo è in pelle animale, sia essa ecopelle o lavorata tradizionalmente, ci sarà semplicemente scritto “Vera pelle”, con il simbolo che segue.
Se questo simbolo manca e nella composizione trovi poliuretano, poliammide, PVC o pelle PU, si tratta di similpelle, quindi di un materiale simile alla pelle ma di derivazione sintetica. Con i suoi pro e i suoi contro.
Oggi non è facile trovare veri capi in ecopelle. Per questo consigliamo di acquistare in maniera consapevole: se dovrai scegliere tra la vera pelle e la simil pelle, a parità di prezzo, ti converrà acquistare la vera pelle. Perché durerà nel tempo, dandoti l’occasione di risparmiare sul lungo termine!
Questi sono alcuni dei capi in vera pelle da noi selezionati!